Nunez afferma che l'efficacia dei droni M300 e P1 e l'importanza del lavoro svolto a Surfside hanno offerto una speranza, anche in un luogo segnato da una grande tragedia. Questa speranza è nata dal vedere la sua visione di una rivoluzione nelle ispezioni robotiche realizzarsi davanti ai suoi occhi grazie alla tecnologia.
Un altro elemento cruciale è stato osservare l'efficacia delle tecnologie di rilevamento aereo e modellazione 3D, con i droni M300 e P1 utilizzati per ricostruire l'area di Surfside dopo il crollo, e comprendere come queste tecnologie potrebbero essere impiegate per identificare problematiche in altri edifici, evitando così possibili disastri se individuate per tempo.
"Per quel che ho capito, credo che ci fossero probabilmente crepe visibili sulla facciata dell'edificio, e altri segni che i droni avrebbero potuto rilevare permettendo agli ingegneri di identificarli come segnali di allarme in anticipo", afferma Nunez. "Ma altrettanto importante è che chi vive o gestisce questi edifici – residenti, proprietari, amministratori, ecc.