Area delimitata o illimitata?

Innanzitutto bisogna capire se una proprietà è privata o meno.

La delimitazione può essere rappresentata in diversi modi, come una siepe, una recinzione, un muro o altre varianti simili. In sostanza, se esiste una qualche forma di confine, che sia una recinzione naturale, un muretto in pietra o simili, si considera l'area delimitata. Se non è possibile accedere liberamente, considera l'area come limitata. Pertanto, può essere utile esaminare la zona se non ci sei mai stato prima e fare una ricerca preliminare prima del volo. Allo stesso tempo, osserva l'area circostante: se si tratta di un quartiere residenziale, ci sono buone probabilità che sia delimitata. In tal caso, se hai necessità di operare con il drone in quella zona, potrebbe essere opportuno contattarci per tempo o valutare la possibilità di sorvolare percorsi pubblici, parcheggi, aree di svolta o altre aree accessibili al pubblico e idonee al volo.

In sintesi:

  • Se l'area è delimitata, è necessario ottenere il consenso.
  • Se l'area non è delimitata, il consenso non è necessario.

L'operatore del drone può ottenere il consenso attraverso l'amministratore di una proprietà residenziale, qualora quest'ultimo sia autorizzato o abbia raccolto l'autorizzazione per conto del pilota.

Nel caso di un singolo appartamento in un edificio residenziale, il proprietario di tale appartamento può dare il consenso per l'operazione senza coinvolgere gli altri inquilini, a condizione che il volo non interessi le altre unità.

La prudenza non è mai troppa

Zona delimitata

Nel caso di operazioni con droni su proprietà private, case e relativi giardini o cortili, è vietato volare senza l'autorizzazione del proprietario o dei residenti, a meno che non si tratti di lavori previsti da altre normative che garantiscono l'accesso all'area. Questo potrebbe includere lavori come quelli legati al teleriscaldamento o situazioni in cui la proprietà si trova vicino a infrastrutture critiche. In ogni caso, i residenti o il proprietario devono essere avvisati prima del volo. Se il drone opera a meno di 2,5 metri dalle proprietà residenziali, è obbligatorio informare i residenti indipendentemente da altre condizioni.

Questo vale sia per chi vola per hobby che per scopi professionali.

È quindi importante informarsi prima del volo. Inoltre, per volare a una distanza ravvicinata, è necessario possedere almeno una certificazione di tipo A1/A3 per il drone.

Se si vola con un drone che richiede una distanza di sicurezza come nella categoria A2, ad esempio, è possibile avvicinarsi fino al confine della proprietà, poiché la distanza deve essere mantenuta rispetto alle persone non autorizzate e non rispetto alla proprietà stessa. Puoi quindi stabilire la tua zona di sicurezza sopra una siepe, ma dovrai spostarla se qualcuno entra in giardino. In caso contrario, bisogna interrompere il volo.

Zona non definita

Se l'area in cui intendi volare non è delimitata o recintata, devi comunque rispettare la regola dei 2,5 metri. Questo significa che, se non c'è una recinzione, puoi sorvolare le proprietà residenziali e le aree annesse fino a 2,5 metri dall'edificio senza ulteriori restrizioni. La distanza si misura sia in altezza che orizzontalmente rispetto all'edificio.

Ricorda sempre che, oltre a seguire le regole, il buon senso è un elemento fondamentale da tenere presente durante il volo.

Se devi volare a una distanza inferiore a 2,5 metri, è necessario ottenere il permesso del proprietario o del gestore dell'area. Inoltre, i residenti devono essere informati prima di procedere con il volo.

Se desideri volare più vicino, è obbligatorio possedere almeno una certificazione per droni di tipo A1/A3.

In modo analogo a quanto avviene per le aree recintate, è possibile sorvolare l'area se il volo è necessario per eseguire lavori previsti da altre normative che autorizzano l'accesso, o se riguarda infrastrutture critiche.

Cosa Rischio?​

Il volo di un drone su una proprietà privata senza autorizzazione può configurare il reato di interferenza illecita nella vita privata, disciplinato dall’articolo 615 bis del Codice Penale. Tale reato, perseguibile su querela di parte, prevede una pena detentiva che varia da 6 mesi a 4 anni.

Inoltre, l'uso non autorizzato di riprese effettuate tramite droni (sia foto che video) può dar luogo ad ulteriori illeciti, sia civili che penali, violando la normativa sul trattamento dei dati personali. Le sanzioni variano a seconda del tipo di divulgazione o diffusione delle immagini, perciò è importante prestare attenzione.